Gio. Mag 2nd, 2024

L’Europa è sempre più sostenibile ma percepirlo è sempre più difficile

di Eco Finanza Mag26,2023
italia sviluppo sostenibile

Siccità e bombe d’acqua, caro affitti e ascensore sociale bloccato. Per fortuna (ironia intensifies) abbiamo una maggioranza politica incapace di smettere anche solo per un attimo di fare propaganda, più volte responsabile di episodi di palese incompetenza e, è il caso di sottolinearlo, ancora ferma su posizioni che vanno in netto contrasto con le direttive europee quando anche non con il più comune buon senso.

Obiettivi di sviluppo sostenibile? Passa domani

Magra consolazione quella che arriva dall’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea, con la pubblicazione della Relazione di monitoraggio sui progressi compiuti verso il conseguimento degli OSS (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) nel contesto UE.

C’era una volta il superbonus 110%

L’ edizione 2023 mostra che l’UE ha compiuto progressi per quanto riguarda la maggior parte degli obiettivi di sviluppo negli ultimi cinque anni, tuttavia dal nostro Paese è difficile percepirlo: criticità sempre maggiori lato PNRR, una débâcle clamorosa con il superbonus 110%, assenza di misure strutturali per il reddito, bassa natalità e per non fare l’elenco troppo lungo chiudiamo in bellezza con un debito al 144,4%, il secondo più alto d’Europa, dopo la Grecia (171,3%). 

italia europa sostenibilità

E poi chi ha la libertà di scrivere la usa male…

Anzi, già che ci siamo mettiamoci anche la ciliegina sulla torta. Ecco a voi una fetta del 2023 World Press Freedom Index che sottolinea come il giornalismo mondiale sia seriamente minacciato dall’industria dei contenuti falsi. L’Italia si piazza malissimo in tutte le categorie dell’indice e tocca il fondo nella classifica della salute socio-culturale, quella che valuta l’impatto dei vincoli sociali e culturali (derivanti da questioni come il genere, la classe, l’etnia e la religione) che ostacolano la libertà giornalistica e incoraggiano l’autocensura. Siamo al 68° posto su 180. Prima di noi ci sono Niger, Croazia, Uruguay.

C’ho il ponte più lungo del tuo

Depressi? Lo sarete ancora di più dopo aver riflettuto sul fatto che il Senato ha dato via libera alla conversione in legge del decreto per il ponte sullo Stretto di Messina: 103 voti favorevoli, 49 contrari e tre astenuti.

Quando il ponte dovrebbe essere si fatto, un ponte rivoluzionario, un protocollo di accoglienza per il Mediterraneo che vada incontro a chi tenta il mare per sopravvivere a un mondo che lo ha sempre preso a calci. E continua a farlo.

Lo potrebbe fare l’Italia questo ponte, ne avrebbe tutto il genio per ragioni geografiche e storiche, e ne avrebbe ampio giovamento se facesse dell’integrazione un motore per il sistema paese.

E poi mostrerebbe all’Europa e all’intero globo terracqueo di essere all’altezza del futuro e guidare, in testa, la tanto attesa next generation grazie a un’importante preziosa, qualità. L’essere senza paura.

By Eco Finanza

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